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Mai più senza backup

Premessa

Con il presente articolo si intende portare all'attenzione del lettore un argomento molto importante sia per gli amministratori di sistema che per i comuni utenti, anche i più prevenuti rispetto alla materia trattata: il backup.

Per quanto possa sembrare superfluo ricordarlo, il backup è una pratica indispensabile per la salvaguardia dell'integrità di un sistema informatico in quanto permette di proteggere i dati dai malfunzionamenti hardware, dalla cancellazione (sia essa involontaria o dolosa) e dalla sottrazione indebita. È conoscenza comune, infatti, che il valore dei dati contenuti all'interno di un dispositivo di memorizzazione sia spesso di gran lunga superiore a quello del dispositivo medesimo. Pertanto, sia che si tratti di dati di rilevanza strategica per un'azienda (ad esempio, l'archivio disegni di un ufficio tecnico) che di dati personali di un utente casalingo (ad esempio, la raccolta di foto digitali accumulate in anni di scatti) è altamente consigliabile poter contare in caso di necessità su un procedura sistematica di backup. È del tutto evidente, infatti, che in assenza di essa, a fronte di un evento imprevisto, si corre il rischio di perdere parte o tutti i dati coinvolti.
Esistono molte strategie e tantissime soluzioni tecniche sia hardware che software per instaurare una procedura di backup, ognuna con i propri pregi e difetti, tanto che non basterebbe, probabilmente, un intero trattato per descriverle tutte. Stante la complessità dell'argomento, si è ritenuto di proporre in questo primo articolo solo due soluzioni, ciascuna basata su un diverso approccio tecnico e, quindi, con i propri vantaggi e difetti:

  • la prima soluzione è basata sull'utilizzo del programma backup2l che esegue il backup limitandolo, in base alla configurazione, ai soli file contenenti dati di interesse per l'utente;
    • ha il pregio di essere semplice, efficace ed attivabile all'interno di un sistema in normali condizioni di esercizio con la possibilità di personalizzare il ripristino dei dati a discrezione dell'utilizzatore (ripristino anche di singoli file) e di storicizzare i backup eseguiti (con ripristino di una specifica revisione del file interessato in un determinato punto nel tempo);
    • ha il difetto di poter essere difficilmente usato per eseguire il backup di un intero disco comprensivo di quelle parti indispensabili al funzionamento del sistema operativo;
  • la seconda soluzione è basata sull'utilizzo di una suite (insieme di programmi fra di loro collegati) chiamata clonezilla avviata da una periferica dedicata (ad esempio, un CD-ROM) e finalizzata ad eseguire una copia integrale del contenuto della memoria di massa (o di sue parti) come un'unica entità logica: per questa tecnica si adotta spesso il termine clonazione;
    • ha il pregio di permettere il ripristino del contenuto dell'intera periferica sottoposta a backup, con ciò comprendendo anche il sistema operativo (se presente) e perfino quelle parti della periferica estranee a quest'ultimo, ma indispensabili al suo corretto avvio e funzionamento;
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