Fatte le vostre scelte, iniziamo con la creazione dell'ambiente necessario alla simulazione.
NOTA
La guida è stata testata anche su Virtualbox, occorre creare i dischi virtuali come statici e non dinamici.
Considerazioni sugli Hard Disk
Seppure non ci siano limitazioni alle modalità di utilizzo degli Hard Disk è bene tenere a mente alcune cose, specialmente se si sta parlando di ambienti di produzione. Infatti il principale collo di bottiglia che limita la velocità di esecuzione di qualunque sistema operativo è la velocità di lettura/scrittura su Hard Disk. Pertanto qualora stessimo eseguendo la simulazione in ambiente virtuale consiglio se possibile di creare i dischi virtuali su Hard Disk differenti per incrementare la prestazioni di I/O. Infatti così sarà possibile scrivere contemporaneamente su entrambi, soprattutto quando entriamo in modalità mirrored.
In merito invece all'applicazione della guida su hardware vi consiglio particolare attenzione qualora stiate utilizzando un supporto IDE (ovvero il vecchio bus di comunicazione precedente al PATA ed al SATA). In questo caso prestate attenzione a far sì, se possibile, che i dischi siano su canali diversi. Infatti se saranno utilizzati uno in modalità master e uno in modalità slave allora si occuperanno la banda disponibile a vicenda (il canale è il medesimo) causando un ulteriore rallentamento del sistema. Con i SATA invece il problema non si pone essendo ogni canale unico.
Predisposizione dell'ambiente virtuale
Per prima cosa predisponiamo i due HD virtuali che utilizzeremo per la simulazione. Questi possono essere anche di dimensioni diverse ma maggiori di almeno 1G se intendete procedere con la sola installazione testuale, di almeno 5 Gb per l'installazione anche di Xserver e di un Desktop Enviroment. Se possibile consiglio di stare un po' più larghi.
$ qemu-img create -f raw /dati_condivisi/hd1.img 8G $ qemu-img create -f raw /dati_condivisi/hd2.img 8G
Avremmo potuto utilizzare anche il comando kvm-img, ma questo è comunque un alias di qemu-img. In dettaglio abbiamo creato una immagine di disco in formato (opzione -f) raw, ovvero 1:1. Seppure in alternativa sia possibile creare anche immagini ad espansione specificando il formato qcow (crea una immagine del disco compressa), purtroppo tale modalità causa problemi di compatibilità con un sistema LVM.
Infine seppure non indispensabile, per velocizzare l'installazione e la simulazione, consiglio di utilizzare, qualora ne disponiate, due Hard Disk diversi su cui posizionare i file. In questo modo, potendo scrivere simultaneamente su entrambi i file, la simulazione dell'ambiente mirror avrà prestazioni maggiori.