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LVM mirrored

Piattaforma di riferimento: Debian.

A chi è rivolto: ad un "normale" medio utente desktop.

Cosa si da per scontato: che l'utente sappia installare Debian, conosca i principi base dell'LVM (Local Volume Manager) ed abbia almeno una minima dimestichezza con un editor di testo e la linea di comando.

A cosa è finalizzato: ad ottenere con un sistema LVM i medesimi vantaggi di un sistema RAID (Redundant Array of Independent Disks). La guida illustra come eseguire semplici esperimenti su una macchina virtuale per testare le funzionalità di LVM, procedendo dapprima all'installazione su LVM, all'attivazione della modalità mirrored e quindi all'intervento in caso di guasto di un disco fisso mostrando come sostituire l'Hard Disk danneggiato e ripristinare la situazione iniziale di sicurezza.

A cosa può servire: ad avere un sistema protetto da eventuali malfunzionamenti/guasti agli hard disk, così come ambiente di approfondimento e sperimentazione di soluzioni personalizzate.

Introduzione

Una problematica abbastanza comune, seppure spesso trascurata da molti utenti Desktop, è l'affidabilità dei supporti (hard disk) e le garanzie contro la perdita dei dati. Purtroppo dell'importanza di quest'ultimi l'utente si accorge sovente troppo tardi, ovvero quando vengono irrimediabilmente persi.
In particolare sarebbe opportuno preservare i dati sia contro erronee modifiche e cancellazioni da parte dell'utente stesso - ad esempio effettuando backup incrementali - sia contro il rischio di rottura dei supporti di memorizzazione di massa, ad esempio tramite un sistema di ridondanza dei dati. Infatti, seppure sia un evento non così frequente, la rottura di un Hard Disk è sempre possibile e comporta la perdita inesorabile di tutti i dati in esso contenuti. Un sistema di ridondanza ci permette di distribuire i nostri preziosi dati (le foto del matrimonio, la tesi dell'università, le e-mail delle amanti...) su più supporti fisici in modo tale che alla rottura di uno di essi i dati siano pur sempre recuperabili dagli Hard Disk superstiti.
In questo caso la soluzione più comunemente utilizzata e suggerita è il RAID, sia esso fisico oppure software.

Il RAID - Redundant Array of Indipendent Disks - permette di utilizzare più supporti di memorizzazione con la modalità mirrored (una partizione è copiata anche sugli altri device garantendo così la ridondanza), con la modalità striped (la partizione è creata dall'unione di più parti di disco differente) o con combinazione tra le due modalità a seconda del livello RAID prescelto.

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