Evoluzione futura
Come abbiamo visto sopra, ai primi giorni di ottobre debian GNU/Hurd può dunque essere installata con crosshurd 1.7.35 e senza dover "manipolare" nessun altro file. L'avvio avviene tramite GRUB 0.97, con la configurazione mostratavi nell'ultimo numero.
Nonostante i vantaggi riguardo la facilità d'installazione di crosshurd, questo metodo non permette una "standardizzazione" di debian GNU/hurd, non avendo nessun punto di riferimento a causa della continua evoluzione di sid e dunque del sistema. In alternativa, l'installazione da CD (K16) è oramai vetusta e già solo dopo il primo aggiornamento ci si ritrova in una situazione paragonabile al post-installazione di crosshurd, con in più problemi di dipendenze rimaste oramai orfane dal 2007 (data alla quale risale la versione K16).
Per questo motivo, l'autore di questi CD, Philip Charles, sta attualmente lavorando ad una nuova versione d'installer per debian GNU/Hurd, interamente basata su quest'ultimo (vi ricordo che l'installer della K16, si basa su GNU/Linux per installare GNU/Hurd). Attualmente esiste una versione pre-alpha, L1, con un certo lavoro regolare da parte di Charles stesso.
Nonostante debian GNU/Hurd non sarà sicuramente nei prossimi mesi un sistema operativo utilizzabile, il progetto ha ripreso in parte la via dello sviluppo, soprattutto sostenuto da gente come lo stesso Charles, Samuel Thibault, Thomas Schwinge e Michael Banck. Per chi volesse seguirne gli sviluppi si iscriva alla mailing list ufficiale del progetto: debian-hurd@lists.debian.org.
Console Hurd
Introduzione
Richiamando quanto illustrato nel precedente numero dell'e-zine, Debian GNU/Hurd prevede di base un'interfaccia utente a caratteri di tipo tradizionale (denominata console mach dal nome del kernel mach da cui è derivato il kernel gnumach di Debian GNU/Hurd). Tale interfaccia, colloquiando con il kernel, fornisce funzionalità limitate all' input - output dei caratteri secondo la codifica ASCII attraverso un unico terminale per ogni installazione.
Anche allo scopo di ovviare alle limitazioni della console mach, GNU/Hurd è stato dotato di un'ulteriore interfaccia utente a caratteri, denominata console hurd, che implementa molte delle funzionalità che è possibile ritrovare nei più recenti terminali a caratteri.
Il presente manoscritto intende descriverne, in termini generali, l'architettura, la configurazione ed il funzionamento attingendo alle principali fonti attualmente disponibili (vedi i riferimenti in calce), dei suggerimenti ricevuti sulle mailing list dedicate a GNU/Hurd e dell'esperienza maturata attraverso l'analisi del codice sorgente. Resta inteso che si tratta di un'analisi di tipo sperimentale e, come tale, è suscettibile di successivi approfondimenti.