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Rispetto ad esempio a initng, insserv si limita unicamente a riordinare la sequenza d'avvio senza parallelizzare nessun processo. L'utilizzo di insserv con CONCURRENCY=startpar diventa dunque qualcosa di simile a initng.
Dopo dunque aver comodamente installato il pacchetto dai repository principali digiteremo:

# dpkg-reconfigure insserv

e dopo aver accettato di riordinare i processi di boot secondo l'ordine delle dipendenze (rispondendo di sì alla domanda):

info: Checking if it is safe to convert to dependency based boot.
info: Backing up existing boot scripts in /var/lib/insserv/ \
      bootscripts-20090916T1834.tar.gz
info: Reordering boot system, log to /var/lib/insserv/ \
      run-20090916T1834.log
info: Recording new boot sequence in /var/lib/insserv/ \
      bootscripts-20090916T1834-after.list
info: Use '/usr/sbin/update-bootsystem-insserv restore' \
      to restore the old boot sequence.
Adding `diversion of /usr/sbin/update-rc.d to /usr/sbin/ \
        update-rc.d.distrib by insserv'
success: Boot system successfully converted

Come possiamo notare insserv effettuerà automaticamente un back-up della "vecchia" sequenza di boot e ci permetterà in modo semplice semplice di ripristinarla in caso di problemi. Comunque vada dovremmo già avere un backup a disposizione; non è vero?

Readahead

L'ultimo software d'ottimizzazione della sequenza di boot è readahead. Questo tool permette di ordinare i processi al boot secondo l'ordine di scrittura sul disco e di caricarli nella cache, risultante in un boot più rapido. Inoltre, accedendo al disco in modo "lineare", i movimenti della testina del disco saranno ridotti in modo significativo, aumentando al tempo stesso la durata media di vita del disco stesso.
Per installare readahead sarà sufficiente utilizzare il nostro gestore preferito dei pacchetti, essendo il programma nei repository principali.

Dopo la sua installazione dovremo avviare il kernel con l'opzione "profile", per poter protocollare i processi del boot da caricare nella cache. Essendo quest'opzione da eseguire solo una volta, il metodo più "comodo" è quello di aggiungere l'opzione "al volo" in GRUB premendo il tasto "e" all'avvio di quest'ultimo e aggiungendo l'opzione alla linea relativa. Altrimenti si potrà aggiungere "profile" nel menu di configurazione di GRUB (o GRUB2, v. sopra) e toglierlo dopo il primo boot.

Il prossimo boot sarà molto più lento del solito in quanto i processi saranno protocollati. Dal prossimo avvio il sistema dovrebbe partire in modo più veloce.

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