# mount /dev/hda4 /gnu
# cp gnumach-1.3.99.dfsg.cvs20090220/debian/gnumach/boot/gnumach.gz /gnu/boot/gnumach.gz
Avremo così integrato il microkernel patchato nel nostro sistema operativo. Potremo ora riavviare la macchina e lanciare il native-install come nel capitolo precedente "Installazione debian GNU/Hurd".
Se volessimo cambiare la configurazione del microkernel (ad esempio solo compilando i drivers necessari al nostro hardware) potrete modificare il file "configure" all'interno di gnumach-1.3.99.dfsg.cvs20090220 basandoci su http://www.gnu.org/software/hurd/gnumach-doc/Configuration.html e rilanciare la compilazione come sopra.
Installazione da CD (Installer)
Prima di tutto occorrerà procurarci il CD d'installazione di debian GNU/Hurd (v. capitolo "Installazione") ed è lo stesso che abbiamo utilizzato nel numero 0 per installare debian GNU/Hurd su QEMU. Una volta scaricata l'immagine disco sarà necessario copiarla su un CD. Fatto anche questo potremo inserire il CD appena scritto nel lettore e riavviare il computer; il tutto dopo le seguenti annotazioni:
- Il CD d'installazione risale al dicembre del 2007 (attuale versione del CD: K16)
- L'installer utilizza cfdisk (2.11n) (attuale 2.13) e mke2fs (1.27) (attuale 1.41) per creare, rispettivamente formattare la partizione per GNU/Hurd. Nonostante non abbia avuto problemi con questi tools, il mio consiglio è quello di preparare la partizione con il proprio sistema operativo (v. Creazione partizione e file system) e poi selezionarla dall'installer.
Boot
Riavviato il sistema dal CD (a seconda del BIOS, bisogna avviare il sistema dal CD in modo manuale [premendo tab o F12 o chi per esso], come quando si avvia una live) sceglieremo il boot senza opzioni (basta premere invio). Ci ritroveremo dunque nel menu principale dell'installer, in elegante veste grafica ncurses: