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Continuando, come avevamo fatto con il metodo "semi-automatico", selezioniamo in modo statico la categoria relativa a serial ATA (e qui il nuovo modulo) e ATA SFF support.

Device Drivers --->
    <*> Serial ATA (prod) and Parallel ATA (experimental) drivers  --->
        <*>   AHCI SATA support
        [*]   ATA SFF support

Selezionando l'ultimo modulo otterremo una lista con vari controller. Ancora una volta faremo affidamento alle informazioni dateci da lspci: 00:1f.2 SATA controller: Intel Corporation 82801HBM/HEM (ICH8M/ICH8M-E) SATA AHCI Controller (rev 02). Avremo dunque qui un disco SATA, con controller Intel del tipo ICH8M. Cercheremo dunque l'opzione che si avvicina di più a questo disco, trovandola senza problemi: Intel ESB, ICH, PIIX3, PIIX4 PATA/SATA support. Per un'ulteriore sicurezza possiamo consultare l'"help" dell'opzione trovando conferma: "This option enables support for ICH5/6/7/8 Serial ATA...".

In conclusione, a questa punto, abbiamo imparato come cercare le informazioni relative ai nostri dischi e ai nostri file systems, trovando una configurazione ideale del kernel sia in modo "semi-automatico", che in modo "manuale". A secondo dell'hardware utilizzato, la scelta dei moduli per il controller del disco può risultare più o meno complicata. Per questo motivo vi consiglio di compilare un kernel minimale (v. make defconfig) per trovare i moduli adatti al disco e poi implementare tutte la altre opzioni che avete bisogno in un secondo tempo (o riutilizzare la configurazione iniziale, modificando le voci relative al disco e file system, come avete sperimentato con la configurazione minimale).

Aggiungere delle patch al kernel

Come abbiamo visto nel capitolo "Procurarsi il kernel Linux" è possibile "personalizzare" il kernel aggiungendo delle patch, le quali vanno ad aggiungere e/o rimuovere (e/o modificare) parti di codice. Come avevamo già visto con i moduli faremo una distinzione fra le patch di debian e quelle "esterne". Le patch di debian incominciano con il prefisso "kernel-patch" (http://packages.debian.org/search?keywords=kernel-patch&searchon=names&suite=all&section=all) o, seguendo la denominazione più attuale, "linux-patch" (http://packages.debian.org/search?suite=all&section=all&arch=any&searchon=names&keywords=linux-patch). Una volta anche i sorgenti erano presenti con il nome "kernel-source-<versione&rt;"; quando debian adottò poi altri kernel per il sistema, il nome venne cambiato in "linux-source-<versione>", facendo appunto riferimento al kernel Linux.

Patch di debian

Per applicare una patch di debian al kernel si procederà nel modo seguente.

♦ per installare/scaricare la patch utilizzeremo il nostro gestore di pacchetti preferito (se non l'avreste ancora capito, il mio è aptitude). Ad esempio:

# aptitude install linux-patch-debianlogo

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