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In prima battuta può sembrare una preoccupazione frivola, tuttavia è evidente che il sito web rappresenta lo strumento principe attraverso cui far conoscere gli ideali alla base di Debian e mostrare l'unicità di una distribuzione che è libera da cima a fondo, nel software e nelle infrastrutture, che è democratica nei processi decisionali, che non è guidata dall'interesse o dal denaro ma dall'etica hacker quindi dalla passione, dall'intelligenza, dall'impegno e dall'amore per la libertà e la condivisione della conoscenza.
Tutti requisiti che poche altre distribuzioni possono vantare e il sito web è il mezzo attraverso cui mostrare al mondo queste caratteristiche.
Ecco perché questa proposta di rinnovo del sito e il modo in cui Zack la esprime nel suo programma, sembra particolarmente benaugurante per il futuro di Debian: perché con essa si ribadisce con forza la natura e l'essenza stessa di un progetto che si fonda sugli ideali più potenti e rivoluzionari del Free Software e nel contempo questa identità la si comunica all'esterno, scartando a priori il teorema secondo cui gli utenti vanno attirati con ogni mezzo, quand'anche questo comporti scelte di dubbio valore etico.

Da tempo il team WWW elabora proposte per la nuova veste del sito [12], tuttavia la questione è tutt'altro che risolta. Secondo Zack, per migliorare la situazione bisognerebbe concordare una serie di obiettivi tecnici da raggiungere, tra cui:

  1. stabilire i requisiti minimi per un sito Web migliore in termini di: contenuti, struttura, accessibilità e work-flow, e renderli pubblici;
  2. chiedere aiuto alla comunità per ottenere i requisiti antecedentemente elencati entro un certo lasso di tempo;
  3. assicurarsi di (far) avere le risorse per svolgere i compiti prestabiliti.

Nel caso ciò non portasse ad ottenere i risultati desiderati, il piano d'emergenza consisterà nell'incaricare un collaboratore esterno di realizzare la pagina, sotto la supervisione del team WWW.

Conclusioni

Nelle sue prime Pillole dal DPL [13], inviate due giorni dopo l'elezione, Zack si propone come "facilitatore": esorta i volontari dei team a parlare con lui di qualsiasi problema impedisca loro di svolgere al meglio i loro compiti e anticipa che rimetterà in moto, prima possibile, la team review: una sorta di analisi del metodo di lavoro e dell'efficienza dei vari team, inaugurata circa due anni fa da Steve McIntyre.
Inoltre, dal momento che non nominerà un Second in charge (un vice, che collabori a stretto contatto con lui), come aveva già peraltro annunciato nel programma, Zack esorta coloro che se la sentono a proporsi come delegati: chi si sente in grado di migliorare un'area specifica del proprio progetto e intende prendersi l'onere di farlo, e ritiene che avere una delega diretta da parte del DPL possa essere necessario per la riuscita del progetto stesso, allora può farne richiesta.

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