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Chi è Zack?

Nella vita di tutti i giorni, Stefano Zack Zacchiroli è un ricercatore universitario in informatica: svolge un post-dottorato nel laboratorio PPS (Preuves, Programmes et Systèmes) all'Università Paris Diderot. In particolare, lavora al progetto mancoosi [4] nell'ambito del quale vengono applicati metodi formali per lo studio delle distribuzioni FOSS (Free and Open Source Software): tale progetto fornisce regolarmente strumenti di controllo utili per la comunità come edos-debcheck, edos.debian.net e svariati servizi QA utilizzati da Debian e da altre distribuzioni.
Zack diventa uno sviluppatore Debian (Debian Developer, DD) nel Marzo 2001.
Inizialmente, la sua partecipazione al Progetto Debian è limitata al mero mantenimento dei suoi pacchetti, senza alcun interesse per le questioni relative alla comunità; nel corso di questi anni si occupa del mantenimento di svariati pacchetti tra cui devscripts, vim, phyton-debian, turbogears-2; inoltre diventa co-Maintainer del Package Tracking System [5], strumento che permette di seguire tutte le attività di un pacchetto.
Si occupa a lungo di QA e contribuisce a formare la Debian OCaml Task Force [6] che gestisce circa 150 pacchetti relativi, appunto, al linguaggio OCaml [7].
Al LinuxTag del 2004, tuttavia, scocca la scintilla per la comunità Debian e da allora il suo coinvolgimento nell'aspetto più prettamente comunitario del Progetto aumenta fino, appunto, alle candidature del 2009 e 2010 come DPL.

"Lather, rinse, repeat"

"Lather, rinse, repeat", scrive Zack nella mail con cui presenta la sua candidatura a DPL nel 2010 [8]: ovvero, in italiano, "Insaponare, risciacquare, ripetere", frase che si trova in genere sul retro di una bottiglia di shampoo, e che si usa per indicare, ironicamente, chi prova e riprova fino ad ottenere il risultato desiderato.
Non è infatti la prima volta che si candida: l'anno scorso fu lo sfidante dell'allora DPL in carica Steve McIntyre, finendo battuto per una manciata di voti.
Un risultato più che dignitoso, e dunque: insaponare, risciacquare, ripetere.

Il programma

Oggi, come allora, Zack si è presentato con un programma estremamente completo e articolato, che mostra una visione chiara delle questioni più importanti da affrontare affinché Debian possa mantenere gli standard che le sono propri e confrontarsi con le altre distribuzioni senza per questo perdere gli elementi che ne costituiscono l'unicità: la peculiare struttura a base totalmente democratica, il ruolo fondamentale delle migliaia di volontari che agiscono all'interno della comunità e che determinano confini fluidi tra semplici utenti e sviluppatori e, soprattutto, la filosofia e l'etica del Free Software a cui aderisce strettamente.
Il programma rimane sostanzialmente lo stesso da un anno all'altro: pochissimi i cambiamenti [9], che riguardano soprattutto il rapporto con le distribuzioni derivate (in particolare Ubuntu) e il ruolo fondamentale del sito web nel veicolare l'ideale alla base di Debian.

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