Il comando più utile per l'utente è 'debdelta-upgrade' . Quando un utente vuole aggiornare il software, normalmente deve scaricare le nuove versioni dei pacchetti binari; questo può essere molto lungo (se la linea dati è lenta) e/o costoso (se la linea è a pagamento). 'debdelta-upgrade' cerca di porre rimedio a questi problemi, scaricando opportuni delta in vece dei pacchetti. L'uso è semplice, basta eseguire (come root) i comandi
# apt-get update # debdelta-upgrade # apt-get upgrade
Maggiori informazioni si trovano in http://debdelta.debian.net/
MadameZou: C'è un altro tema che mi piacerebbe discutere con te: l'uso del Software Libero in generale, e di Debian in particolare, all'interno delle Università. Tu lavori alla Scuola Normale e inoltre per motivi di lavoro hai contatti con professori e ricercatori di Università di tutto il mondo: viene usato - e se sì, come e quanto - il Software Libero nei contesti di ricerca? E all'interno delle semplici reti delle Università?
Andrea: La Scuola Normale fa molto uso del Software Libero: i server centrali del centro di calcolo usano quasi tutti Debian; se un utente compra un computer desktop e chiede un installazione Linux, il centro di calcolo installa Ubuntu. Quasi tutti i miei colleghi del settore scientifico usano sistemi GNU/Linux. Anche se ho meno esperienza, mi pare di vedere che una simile situazione si trova anche al Dipartimento di Matematica; non saprei dire però cosa succede in generale all'Università.
Purtroppo però invece la penetrazione del software libero è molto limitata nella Scuola Normale nel settore dell'amministrazione: tutti i dipendenti amministrativi che conosco usano Microsoft Windows; e non mi pare che ci saranno cambiamenti in futuro.
MadameZou: A Perugia (v. editoriale, DUCCIT10) si è parlato molto di collaborazione tra upstream e downstream e più in generale collaborazione tra Debian e Ubuntu. Qual è la tua esperienza in questo senso?
Andrea: La mia esperienza di rapporto con upstream è buona: io colloquio spesso con gli autori upstream di Freevo, a cui riporto i bug segnalati in Debian, e mando le patch (se ho avuto modo e tempo di prepararle); e le mie patch sono in genere accettate. Per la mia esperienza personale, inoltre, anche i rapporti Debian/Ubuntu sono buoni: ho avuto alle volte contatto con i mantainer Ubuntu dei miei stessi pacchetti, e ci siamo sempre aiutati, quando necessario. Inoltre da tempo le pagine QA di Debian segnalano se la versione Ubuntu dello stesso pacchetto ha delle patch extra, e/o dei bug significativi: come ad esempio nella pagina relativa a Freevo, http://packages.qa.debian.org/f/freevo.html.