r grub-common s grub-coreboot s grub-efi-amd64 s grub-efi-ia32 s grub-ieee1275
dove scopriremo che os-prober non è dipendenza di nessun pacchetto (dall'assenza di una lettera "d"), ma è raccomandato ("r") dal pacchetto grub-common e suggerito ("s") dai pacchetti grub-coreboot, grub-efi-amd64, grub-efi-ia32 e grub-ieee1275. Niente male vero?
Vediamo ora come si possono tranquillamente gestire anche i demoni. Sempre pensando ad un utente principiante, non è magari un'operazione delle più facili; in ogni caso, ammettendo di aver appena modificato la configurazione di rete tramite /etc/network/interfaces, ci basterà immettere nel campo "Package" networking, fermare il servizio tramite "Stop Daemon" e riavviarlo con "Start Daemon" per usufruire della nuova configurazione. Se non ci ricordassimo più il nome del servizio da avviare/terminare, il pulsante "List Daemons" ci darà una lista di tutti i servizi disponibili.
Ci sono ora ancora tantissime funzioni interessanti come i pulsanti "Non Free" (per vedere quali pacchetti del ramo "non-free" abbiamo installato), "Bugs" (per riportare un bug), "Change Log" (per visualizzare i change log appunto), ... Non vi resta che provare e trovare i vostri comandi ideali per gestire in modo impeccabile la vostra debian.
Il campo dei comandi
Come avrete sicuramente già notato, sotto il campo "Package", abbiamo un altro campo descritto come "Command". Questo ci permette di eseguire dei comandi senza dover passare dalla pulsantiera. Per ottenere una lista di tutti i comandi possibili, che del resto non sono nient'altro che quelli illustrati all'inizio dell'articolo, possiamo passare dal menu Help -> Commands. Per eseguire poi un comando, inseriremo quest'ultimo nel campo apposito e il nome del pacchetto, se necessario, in "Package".
Lascio a voi il piacere di sperimentare altri comandi.
Conclusioni
Come abbiamo visto, gjig è un potente strumento per gestire la nostra debian box. Nonostante non esista comando che non possa essere eseguito in un altro modo, gjig permette moltissime operazioni in modo semplice, adattandosi perciò molto bene all'utente principiante che si sta lanciando nel mondo di debian.
Fra i punti meno brillanti troviamo forse la grande dipendenza da sudo; l'ideale sarebbe sicuramente poter utilizzare il programma direttamente come utente root, anche se si tratta di una questione filosofica che non pratica.
Non mi resta che augurarvi una buona gestione tramite gjig e ricordarvi che il segreto di un sistema "industruttibile" resta sempre quello di back up regolari: solo in questo modo vi sarà possibile ripristinare il sistema in caso di "incidenti" di percorso... ;-).
Redattori: brunitika, mm-barabba