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Dopo aver scritto tutto quello che vogliamo è giunto il momento di salvare il nostro lavoro, per fare questo dobbiamo tornare in modalità comando digitando:

esc

Adesso possiamo accedere a una terza modalità di vim detta "modalità ultima linea" digitando:

:

Adesso vedrete apparire il simbolo ":" all'inizio dell'ultima riga dell'editor e il cursore posizionarsi dopo di esso.Questa modalità di vim può essere considerata come una sorta di shell poichè dopo aver dato un comando per farglielo eseguire dovremo digitare il tasto invio. Adesso possiamo salvare il nostro file digitando:

:w nome_file

oppure

:sav nome_file

In entrambi i casi viene creato un file con il nome da voi scelto e salvato nella vostra home. Se dopo aver salvato il file volete uscire da vim digitate il comando:

:q

e premete invio, in questo modo tornerete a visualizzare la schermata iniziale della vostra shell. Un buon sistema per velocizzare il tutto è quello di salvare il file e uscire da vim digitando i due comandi precedentemente descritti in un'unica azione:

:wq nome_file

Quando poi abbiamo bisogno di recuperare il file salvato non facciamo altro che digitare da terminale:

christian@linux:~$ vim nome_file

e il file verrà aperto, ricordate che quando dovete modificare file di sistema o file critici dovete loggarvi come root altrimenti vi dirà che non avete i permessi di scrittura sul file. A questo punto una volta aperto il file e fatto le dovute modifiche torniamo in modalità comando e digitiamo ":W " per salvare il file con lo stesso nome di prima, mentre se volessimo anche modificare il nome del file dovremo digitare ":sav nuovo_nome_file".Può capitare che ad esempio si modifichi un file che non doveva essere modificato, in questo caso possiamo uscire senza salvare; per fare questo è necessario utilizzare l'operatore "!" che forza i comandi e ignora i messaggi d'errore come segue:

:q!

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