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Al primo avvio del sistema, il device con GNU/Hurd verrà montato in read-only e dunque non sarà possibile eseguire in modo corretto il native-install. Basterà dunque un fsck della partizione con GNU/Hurd (da un altro sistema dunque) e rilanciare il sistema. Si ricorda in ogni caso che la configurazione d'avvio creata da GRUB avrà un "--readonly" da togliere e dovrete in ogni caso aggiungere la solita "-s" per avviare ancora in single-user mode. Fatto tutto ciò, non ci saranno problemi a lanciare il "native-install". Ciò nonostante l'installazione del sistema sarà bloccata a causa di un ulteriore bug (v. bug #557422).

Attualmente sembra dunque difficile utilizzare crosshurd 1.7.37 in modo funzionale. In ogni caso, non tarderanno gli aggiornamenti e soprattutto l'installazione di Debian GNU/Hurd resta al momento possibile tramite i CD di Philip Charles.

Configurazione del sistema

Dopo aver installato il sistema dovremo fare qualche accorgimento, per lo più, in linea di massima con quanto già spiegato nei precedenti numeri. In breve:

  • configurare /etc/fstab

Utilizzando ad esempio nano, inseriremo i seguenti dati:

# <file system> <mount point>   <type>    <options>  <dump>  <pass>
/dev/hd1s1      /               ext2      rw         0       1
/dev/hd1s2      none            swap      sw         0       0
/dev/hd2  	/cdrom  	iso9660fs ro,noauto  1	     1

in ogni caso, adattando il nome dei dispositivi in funzione alla nostra situazione (vi ricordo che in questo caso, parlando ad esempio di hd1s1 ci stiamo riferendo alla prima partizione del secondo disco).

  • creare i dispositivi

Dalla directory /dev e sempre riferito alla situazione sopra elencata:

hurd:/dev# MAKEDEV hd1s1 hd1s2 hd2
  • Configurare la rete

Dapprima possiamo aggiungere un hostname in /etc/hostname per togliere l'"orrendo" (null) di default. In seguito settiamo il server come di consueto (sempre facendo riferimento ai numeri precedenti):

# settrans -fgap /servers/socket/2 /hurd/pfinet -i eth0 -a \
<IPInterfaccia> -g <IPGateway> -m <IPMascheraDiSottorete>

senza dimenticarci infine di inserire i DNS in /etc/resolv.conf

  • Configurare i repository

Sono sempre gli stessi usati nelle precedenti installazioni. Evidentemente la scelta del mirror è a discrezione dell'utente:

deb http://ftp.ch.debian.org/debian/ unstable main
deb http://ftp.debian-ports.org/debian unreleased main
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