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In questi giorni Zack si sta occupando anche di un altro aspetto evidenziato nel suo programma ovvero quello relativo alle sponsorizzazioni delle partecipazioni dei volontari alle Debconf: portando avanti un progetto già avviato dal precedente DPL Steve McIntyre, ha messo a disposizione dei fondi speciali per i Debian Developer e Debian Maintainer che non sono mai stati ad una DebConf e vorrebbero partecipare a quella di quest'anno (per maggiori informazioni si veda: http://wiki.debian.org/DebConfNewbies).
Sicuramente, dunque, Zack ha le idee estremamente chiare rispetto alle aree su cui intervenire per facilitare il lavoro della comunità e rendere migliore Debian: questo emerge prepotentemente da un programma che è tutto fuorché vago o nebuloso.
Secondo l'autrice di questo articolo è importante osservare come, al di là delle proposte più pragmatiche e di carattere organizzativo della cui validità è in grado di giudicare solo chi si trova realmente all'interno dei meccanismi della struttura Debian e non i semplici utenti, Zack intenda riaffermare con forza l'identità di Debian cercando di valorizzarne gli aspetti etici e quelli comunitari.
In tempi in cui si parla sempre più di Open Source e sempre meno di Free Software, in cui Philip van Hoof propone l'uscita di GNOME dalla GNU Foundation [14], in cui le ultime release di casa Ubuntu adottano un gestore di pacchetti, Ubuntu Software Center (inizialmente chiamato Ubuntu Software Store), che permetterà in futuro l'acquisto e l'installazione di software proprietario [15], è importante per il Progetto Debian non lasciarsi irretire dalle sirene del cambiamento, ma rimanere saldo sulle basi etiche che ne fanno un progetto esemplare e che si riflettono poi sulla qualità tecnica del codice prodotto.
In tal senso, da parte dell'autrice di questo articolo, dello Staff di Debianizzati e di tutta la comunità di Debianizzati, un grande in bocca al lupo a Zack!


Redattrice: MadameZou


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