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MadameZou: Un altro tema di cui si è discusso molto a Perugia è stata la comunicazione, in particolare la comunicazione tra Debian e le comunità di utenti. Al meeting si sono visti alcuni utenti, ma la maggior parte dei partecipanti erano pur sempre sviluppatori o persone che in vario modo già contribuivano a Debian o Ubuntu, mentre sono stati davvero pochi i semplici curiosi. È sempre stato così? Come è possibile - secondo te - colmare questo gap tra utenti e sviluppatori?

Andrea: In parte questo è dovuto al problema di cui sopra, cioè che la penetrazione dell'Open Source è ancora troppo bassa, e l'utilizzatore medio di computer non ha la più pallida idea di cosa sia l'Open Source. Il meeting di Perugia è stato molto ben organizzato, ma aveva un taglio un po' tecnico. Chi non ha mai usato un sistema OS può beneficiare di più di una delle giornate Linux Day di divulgazione, dove un utente inesperto può vedere dimostrazioni di come si può facilmente usare un sistema OS per tutte le attività comuni, come la posta elettronica, il browsing, la scrittura di documenti, etc etc. Il meeting di Perugia invece approfondiva tematiche, come la pacchettizzazione, o il bug reporting, che purtroppo non attraggono l'utente che non sa nulla del mondo OS.

Quest'ultimo punto mi porta a una riflessione (che è anche una digressione). Quando io (raramente) uso software non open-source, e mi capita di notare un bug, mi scontro col fatto che non vi è una maniera chiara di comunicarlo agli autori del software, e di chiedere aiuto. A quanto ne so, le due case maggiori che producono sistemi operativi, dicasi Microsoft e Apple, non includono nel prezzo del software un servizio di assistenza ai clienti: l'utente che incontra un problema deve arrangiarsi spulciando per InterNet, sui knowledge-base, o nei forum (dove poi la risposta più tipica è "reinstalla tutto"). Le case più piccole che producono software a pagamento offrono in genere un servizio assistenza clienti, ma anche lì la risposta che ho visto dare ai miei conoscenti è stata "reinstalla tutto". Debian invece ha un chiaro meccanismo per comunicare un bug: il Bug Tracking System. Pensandoci bene, questo è paradossale: chi usa software a pagamento, se trova un bug, spesso non ha maniera di chiedere aiuto; chi usa software gratuito invece sì. Forse una maniera per avvicinare gli utenti al mondo Open Source, e dunque agli sviluppatori, sarebbe proprio di pubblicizzare questo fatto: fare sapere che nel mondo Open Source esiste una canale aperto fra sviluppatori e utenti.

MadameZou: Grazie davvero di essere stato così disponibile, alla prossima!

Andrea: Prego!


Redattrice: MadameZou


Intervista Andrea

Andrea Mennucci è DD (Debian Developer, "Sviluppatore di Debian") dal 2001. Per l'occasione ci ha lasciato un'intervista per arricchire questo numero 5 di "Debianizzati" ed avvicinare ancora una volta gli utenti ai pensieri di uno sviluppatore. L'intervista è stata rilasciata a MadameZou, ex utente della comunità ed ex membro di redazione del progetto e-zine.

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