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Conclusioni

backup2l è un ottimo strumento, al contempo semplice e potente. È particolarmente indicato per il backup dei dati di un'installazione di tipo server, ma è comunque possibile utilizzarlo con soddisfazione anche in un'installazione di tipo domestica. È bene ricordare, comunque, che il programma esegue dei backup differenziali gerarchici e, quindi, che il ripristino, generalmente, coinvolge non uno, ma più archivi, cioè è necessario risalire nella gerarchia dei backup differenziali qualora il file ricercato non abbia subito recenti modifiche: pertanto, per il buon esito del ripristino, è indispensabile non modificare manualmente gli archivi generati dal programma per non interferire con l'algoritmo di rotazione previsto dallo stesso.

Riferimenti

  1. http://backup2l.sourceforge.net/
  2. http://www.debianhelp.co.uk/backup2l.htm



Clonezilla

Le tecniche ordinarie di backup replicano i file contenuti nei dispositivi di memoria di massa (dischi rigidi o altre periferiche riconosciute come tali) ad eccezione di alcune parti che, a causa del funzionamento interno del sistema operativo, è preferibile non duplicare o sono difficilmente duplicabili. Inoltre, le tecniche ordinarie di backup allo scopo di ottimizzare l'uso delle risorse tendono a selezionare i contenuti di maggiore interesse per l'utente escludendo quelli che, essendo poco soggetti a modifiche nel tempo, possono essere stabilmente reperiti da altre fonti (come, ad esempio, il sistema operativo). Pertanto, in caso di malfunzionamento irrisolvibile della periferica sottoposta a backup, la procedura di ripristino prevede generalmente la sostituzione dell'hardware, la re-installazione del sistema operativo, la sua configurazione, la re-installazione dei programmi precedentemente utilizzati ed, infine, il ripristino del backup contenente i dati: ciò vale, a maggior ragione, per i sistemi operativi nei quali l'installazione delle applicazioni avviene in maniera semi-automatica attraverso programmi a ciò dedicati (come, ad esempio, nel caso di Debian GNU/Linux).

Già da alcuni anni è stata sviluppata una tecnica di backup alternativa, consistente nella copia dell'intero contenuto della memoria di massa. In tal caso, il risultato della procedura di backup è, quindi, teoricamente non più l'insieme del contenuto dei singoli file come entità logiche indipendenti, ma l'insieme dei dati che occupano determinate aree della memoria della periferica (generalmente chiamate "partizioni"). Il risultato, quindi, sarà una copia esatta a livello di singoli dati contenuti nella periferica, ovvero una copia in tutto e per tutto identica all'originale non già a livello di singoli file, ma di partizione: da qui il temine clonazione. Tale tecnica è realizzata attraverso un programma che, per ottemperare al proprio compito, deve accedere alla periferica interessata in modo esclusivo (quindi, quando essa è del tutto inutilizzata da altre applicazioni o dal sistema operativo), così come quando si desidera scattare una fotografia è indispensabile che il soggetto resti immobile. Da qui l'esigenza, nei casi più semplici, di avviare il computer ed il software di clonazione da una periferica (generalmente, un CD/DVD-ROM) e con un sistema operativo entrambi dedicati a questo compito.

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