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Informatica e Pubblica Amministrazione: il codice sorgente aperto

- PARTE SECONDA -

Parte 2: GNU/Linux nella Pubblica Amministrazione.

Introduzione

Nella prima parte di questo articolo, sono stati definiti (per brevità gli argomenti sono stati trattati in maniera generica, come del resto continueremo a fare) i concetti di software libero, open source e Pubblica Amministrazione. Prima di continuare però, è necessario porre ancora l'attenzione sul significato dei termini "software libero" e "open source". Per una differenziazione generica, rimandiamo alla pagina di wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Differenza_tra_software_libero_e_open_source

e a tutti i collegamenti in essa riportati.

Qui diciamo solo che sostanzialmente i due termini si equivalgono, anche se come dice

http://www.gnu.org

«...un altro gruppo ha cominciato a usare il termine open source per indicare qualcosa di simile (ma non identico) al software libero (o free software). Preferiamo il termine software libero perché, una volta chiarita (nella dizione inglese) la precisazione sul fatto che si parla di libertà e non di prezzo, fa subito pensare alla libertà, la parola open (o aperto) no...».

Per approfondire:

http://www.gnu.org/philosophy/open-source-misses-the-point.it.html

Dopo aver chiarito questo punto, si può riprendere a parlare di software libero (o open source, come dicono alcuni) nelle Pubbliche Amministrazioni, con riferimento agli anni 2001/2003. Gli anni 2003/2009 saranno trattati nella terza e ultima parte. Se si deve parlare di "software", bisogna iniziare sicuramente dalla base di tutto il software e cioè dal sistema operativo...

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